TEORIA SUI CONCETTI FILOSOFICI DELLE FORME NEL TAEKWONDO


Gli aspetti filosofici nelle forme hanno sempre costituito una parte misteriosa e altamente interessante nella pratica delle arti marziali. In verità sono poche le discipline orientali che possono vantarsi di averne una ben codificata, il taekwondo è una di queste.
I Taegeug, il cui significato è “grandezza dell’eternità” o principi degli otto trigrammi, si basa su un concetto fondamentale che è quello dell’equilibrio perenne, condizione dovuta alla contrapposizione di forze uguali ma contrarie che gravitano intorno a una forza predominante nota come lo Yng e lo Yang.


Queste forze sono, nell’ordine dei taegeug, il cielo, lo spirito gioioso, il fuoco, il tuono, il vento, l’acqua, l’ultima tappa e la terra. Come già detto, esse sono in contrapposizione, pertanto le troveremo così disposte:
il cielo in opposizione alla terra; il fuoco all’acqua; lo spirito gioioso all’ultima tappa e il tuono al vento.

I primi quattro, considerando la disposizione nei Taegeug, ( cielo, spirito gioioso, fuoco e tuono), vengono considerati come “espressione interiore”, i loro opposti ( terra, ultima tappa, acqua e vento), invece come “espressione esteriore”.

Quattro principi che poggiano su altri quattro aspetti per potersi realizzare. Il cielo si concretizza attraverso la terra, l’obiettivo(ultima tappa), si raggiunge se ho serenità d’animo, l’entusiasmo è produttivo se dinamico, la mia ”costruzione” razionale avviene se rimuovo la paura e l’incertezza che posso provare lungo il mio cammino.

Il cielo è un concetto, un principio, un aspetto spirituale, la terra è un oggetto, è materia, qualche cosa di tangibile.

Lo spirito gioioso è sempre un aspetto spirituale, una considerazione del proprio “io”, l’ultima tappa è la realizzazione delle proprie idee, qualcosa di materiale, di tangibile un fine che io posso toccare.

Il fuoco è un aspetto interiore, entusiasmo,credere, avere fede in qualcosa, l’acqua è materia con una sua caratteristica, è movimento, rappresenta un aspetto oggettivo della “materia”.

Il tuono è una considerazione dell’uomo, rappresenta la paura, nella sua capacità creativa l’essere umano, purtroppo, è capace di creare la negazione di se stesso, la paura è una rappresentazione di questo aspetto. Il vento, attraverso le sue diverse espressioni, ci rimanda alla razionalità, è opportuno seguire l’aspetto razionale (brezza primaverile) e non l’irrazionalità ( tifoni, uragani), se dobbiamo strutturarci in modo tale da poter continuare il nostro cammino verso la nostra realizzazione.


Questi “principi” sono espressi da simboli chiamati “trigrammi” ovvero tre linee che possono essere intere o spezzate. La linea intera sta a indicare, in pratica, una tecnica di difesa con relativo contrattacco eseguita con avanzamento, la linea spezzata, invece, significa che corrisponde una difesa con conseguente contrattacco e rientro nella posizione precedente. Il significato di questo “comportamento” sta nel concetto di base di “equilibrio”; tante volte eseguo tecniche su avanzamento, tante volte, nel suo opposto, eseguo tecniche tornando indietro (senza avanzare), ciò comporta un allenamento ben equilibrato e stabile in considerazione del fatto che per sua natura e costituzione qualsiasi arte marziale nasce come disciplina di difesa e non offesa. – E’ sufficiente dopo una difesa, un passo per contrattaccare, il secondo passo sarebbe l’equivalente di un attacco –

Spiegazione dei simboli

Il Cielo: Il cielo ha sempre rappresentato per l’uomo l’origine della vita. Da essa derivano tutti gli elementi indispensabili per la realizzazione di questo progetto; la luce e l’acqua sono i più conosciuti. L’eternità è un “qualcosa” che vive, pulsa, esprime se stessa, lo fa attraverso il cielo; pertanto possiamo affermare che il cielo rappresenta l’eternità o Macrocosmo. Il collegamento che troviamo con il Taekwondo è che l’uomo, da considerarsi come Microcosmo, quindi capace di creare, esprimere se stesso, realizza i propri progetti attraverso la propria determinazione , caratteristica nota solamente agli esseri viventi. Qualsiasi “azione” nel Taekwondo deve essere espressa con determinazione in quanto frutto di un proprio pensiero. Nel primo Taegeug questo è il principio che dobbiamo avere in mente, è come iniziare un cammino dove la prima considerazione che dobbiamo fare è quella di essere consapevoli di noi stessi, del nostro potenziali in quanto essere viventi, una “piccola eternità” ovvero un microcosmo.

Lo spirito gioioso: Lo possiamo considerare come l’atteggiamento che dobbiamo assumere per il proseguo del nostro cammino. Lo stato deve essere di “serenità” interiore in modo tale da far emergere le virtù. E’ una conditio indispensabile per andare avanti, non riusciremo mai in nessuna prova se il dubbio (agitazione) pervade il nostro spirito. Il trigramma dello spirito gioioso è anche definito “del lago” giusto a indicare lo specchio d’acqua che è “calmo” quindi riflette la realtà così com’è. Lo troviamo al secondo posto, dopo il cielo, a sottolineare la sua importanza nell’ordine delle considerazioni; d'altronde possiamo avere tutte le capacità possibili e immaginabili ma se il dubbio, l’incertezza o in altre parole l’agitazione ci assale, il nostro obiettivo finale sarà molto difficile da raggiungere.

Il Fuoco: Da intendersi come entusiasmo. Questa considerazione tiene viva la “fiamma” della vita. La fede, il credere alimenta continuamente il nostro pensiero verso l’obiettivo finale. La mancanza di fiducia affievolisce la “fiamma” che rischia di spegnersi se non la alimentiamo con l’entusiasmo. Credere in noi stessi, in nobili ideali o in qualcosa che riteniamo giusto, è il “cibo” che ci consente di sopravvivere e proseguire fino ala nostra meta finale. Bisogna perseverare nell’allenamento, questo ci renderà più forti e di conseguenza aumenterà la fiducia in noi e in quello che pratichiamo, l’entusiasmo sarà sempre vivo e l’autostima ci accompagnerà.

Il Tuono: L’ultima considerazione che l’uomo fa è che, nella sua piena libertà e capacità di pensiero, purtroppo, è in grado di concepire (creare) in senso negativo. Il tuono ha da sempre spaventato l’uomo, è una paura fittizia, esiste solo nella sua mente anche se creata da un evento esterno. Bisogna affrontare questo aspetto che inibisce il nostro proseguo e che ci rende “immobili”, solamente con il coraggio possiamo rimuovere questo ostacolo e continuare il nostro cammino.

Il Vento: Questo è il primo simbolo dei quattro considerati “aspetti esteriori”. E’ in contrapposizione al tuono. Il vento è noto per i suoi diversi aspetti: come brezza primaverile o come elemento che muove le pale dei mulini oppure come elemento devastante quali tornadi trombe d’aria ecc.. E’ una forza della natura e quindi espressione dell’eternità che si esprime in modi diversi. La domanda che ci si pone è quale più conveniente per l’umanità? E’ indubbio che la prima considerazione è la più opportuna ma allora qual è il significato di tutto questo? E’ come se l’eternità (macrocosmo) suggerisse all’uomo (microcosmo) la via della razionalità quale condizione per il proseguo, come fa un padre che accompagna o indirizza il proprio figlio verso le scelte più opportune. Il taekwondo è una disciplina ben strutturata, razionale, i risultati lo dimostrano, bisogna continuamente studiare la tecnica e seguire i propri maestri quali depositari di suddetta razionalità.

L’acqua: E’ un’espressione della natura-eternità che meglio di tutte esprime l’aspetto materiale del macrocosmo nonostante la sua natura fluida. E’ stata sempre legata al concetto di “vita” in quanto elemento indispensabile per la propria realizzazione. Vi è un legame strettissimo fra questo elemento e la terra (padre e figlio) così come tra fuoco e cielo; l’acqua va sempre verso la terra come il fuoco va sempre verso il cielo. Non si può parlare di materia se non legarla al “movimento”, l’acqua rappresenta il movimento in assoluto. “Tutto scorre” dicevano gli antichi filosofi occidentali. Tutto ciò che è sulla terra è in movimento, dalla più piccola particella (atomo) all’universo; è una condizione indispensabile per tutto ciò che è terreno. La vita si esprime attraverso il movimento. Il corpo umano è il risultato di un movimento. Il taekwondo si esprime attraverso delle “azioni”.

L’ultima tappa: E’ il penultimo simbolo “esteriore”, si contrappone allo spirito gioioso, viene chiamato anche “della montagna”. Il significato si commenta da solo: qualsiasi progetto o iniziativa ha sempre un obiettivo finale. Tutti noi lavoriamo o studiamo tenendo in mente la “meta”. L’uomo nella sua razionalità deve programmarsi il proprio lavoro. Vi è una condizione affinché questo principio possa realizzarsi: la “stabilità” nel proprio intento. L’eternità ci suggerisce attraverso la montagna il concetto di immobilità. Bisogna essere “stabili” come le montagne per poter realizzare i propri obiettivi.

La Terra: E’ l’ultimo simbolo dei quattro esteriori ed anche quello che chiude il concetto dei “Taegeug”. L’eternità poggia il proprio concetto di vita e suo proseguo, attraverso la terra. E’ l’idea che si materializza, il pensiero che si concretizza. L’eternità non potrebbe realizzarsi se non attraverso la materia così come l’uomo non sarebbe tale se non avesse un corpo dove poter “alloggiare” il proprio spirito. Il taekwondo nasce come idea, è un’espressione dello spirito, ma ha bisogno del corpo per esprimere se stesso e quest’ultimo concetto. Attraverso la pratica sportiva costante noi realizziamo quello che originariamente era solo un progetto, un’idea, un pensiero che a poco a poco si è concretizzato e trasformato in un “mezzo” che ha come fine ultimo la realizzazione di noi stessi.

M° Luciano Cau
Direttore tecnico presso a.s.d. Accademia arti marziali di Nuoro
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